ASILO IN ORTO
Giovedì 29 e venerdì 30 aprile 2010 sono venuti a trovarci in orto i bambini della Scuola Materna "Segramora" di Biassono (MB): che emozione! Stanno seguendo un percorso sulle tradizioni popolari e Simone e Ruggero hanno unito le loro vulcaniche menti, invitando la scuola a far costruire degli spaventapasseri alle classi per poi inserirli nel loro habitat.
Giovedì 29 e venerdì 30 aprile 2010 sono venuti a trovarci in orto i bambini della Scuola Materna "Segramora" di Biassono (MB): che emozione! Stanno seguendo un percorso sulle tradizioni popolari e Simone e Ruggero hanno unito le loro vulcaniche menti, invitando la scuola a far costruire degli spaventapasseri alle classi per poi inserirli nel loro habitat.
Sono arrivati in tre ondate di due classi ciascuna (circa 50 bambini), portati dal pulmino fino al parcheggio e poi a piedi fino al prato tra l’orto e la casetta. Ogni classe si è presentata mandando in avanscoperta il frutto del proprio lavoro, come uno stendardo (forse solo a quell’età si possono vedere così tanti italiani ordinati in fila per due…). Poi si sono messi in cerchio e Laura ha raccontato loro la storia del semino, ha mostrato le trasformazioni in piantine, ha spiegato a cosa servono foglie e radici…qualche bambino, già più grandicello, era preparatissimo e questo mi ha scaldato il cuore, c’è speranza! La maggior parte dei piccoli spettatori guardava Laura con occhi sgranati, divisi tra stupore, emozione e catatonia da caldo-umido. Nei giorni precedenti, il tempo non era stato favorevole e al primo caldo, giovedì mattina, il prato si è asciugato, la temperatura si è alzata e i bimbi, muniti di stivali, grembiulino e giacca hanno iniziato a sciogliersi. Una parola speciale va alla piccola con i doposci, che sulla strada verso la tappa successiva della gita, il museo degli attrezzi agricoli, ha iniziato a implorare: “Acqua!” e ad avere allucinazioni; pare sia sopravvissuta, ma si è ritirata in un convento buddista a meditare.
Dopo che Laura e i bambini hanno recitato insieme la filastrocca di “Chiccolino” per aiutare a crescere i semi che poi sono stati portati in asilo a ricordo della giornata, siamo andati in campo a piantare gli spaventapasseri (“Che spaventano i passeri solo in orto, vero bambini?” n.d.Laura). Sono stati realizzati con materiali di recupero: vestiti, lana, bottoni, sughero, flaconi di plastica, vaschette di alluminio, carte delle uova di Pasqua, spugnette…l’effetto ottico è bellissimo! Ciascuno ha il suo nome: ad esempio, sulle aromatiche ci sono Leon, a destra, e Valentino Rossi, a sinistra, ma purtroppo non ricordo tutti i nomi, mea culpa. Poi siamo tornati sul prato, dove Rossana ha insegnato loro una canzone, con i relativi gesti, sugli spaventapasseri, sono stati bravissimi! Quindi si sono avviati verso il Museo degli Attrezzi Agricoli, a Cascina Canova, per poi crollare in un sonno profondo dopo pranzo.
La direttrice ci ha dato un riscontro positivo dell’esperienza e anche per noi è stato molto bello; con questo sogno-progetto stiamo gettando così tanti semi (non solo fisici) e chissà quali frutti porteranno…
E’ anche arrivato un ringraziamento speciale da parte di Peppino, il cavallo bianco, che in questi due giorni ha mangiato erba e fieno più che in tutta la settimana. E un grazie speciale va sempre a Laura, che con la sua professionalità e la sua dolcezza ci permette di vivere anche queste esperienze.
Lisa
P.S.
Le foto complete dell'evento sono visibili su: http://www.wutel.net/foto (Foto GASORTO)
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